È tempo di verdetti in quasi tutti i campionati europei. In alcuni campionati continuano a dilagare le squadre storiche, mentre in altri è il turno delle cenerentole, quest’anno come non mai sempre più agguerrite.
Il campionato con meno sorprese è quello croato, conclusosi con l’ennesimo trionfo da parte della Dinamo Zagabria. Per il club capitolino è arrivato il diciottesimo sigillo, il dodicesimo consecutivo. Sugli scudi, il centrocampista bosniaco Armin Hodzic, capocannoniere della squadra con tredici reti e autore di una delle reti più belle della stagione in tutta Europa: una splendida rovesciata dal limite dell’area, nella partita terminata cinque a uno contro l’Inter Zapresic, squadra dove milita il capocannoniere del campionato, il macedone Ilija Nestorovski.
Verdetto severo, ma giusto, invece, quello che riguarda l’Hajduk, eterna rivale della Dinamo. Quest’anno, come del resto da qualche tempo a questa parte, a tener testa alla Dinamo ci ha pensato il Rijeka, mentre gli spalatini si sono accontentati, non senza difficoltà, di un modesto terzo posto.
Continuano i trionfi anche in Austria per il Red Bull Salisburgo, vincitore del decimo campionato della propria storia, il terzo in fila. Sugli scudi, come sempre, Jonathan Soriano, ancora una volta (terzo anno consecutivo) vincitore della classifica dei cannonieri, quest’anno con ventuno reti. Deludente, invece, la stagione dell’Austria Vienna, mai realmente pericolosa e troppo leggera con le piccole per provare ad insidiare i “Roten Bullen”: terzo posto e preliminari di Europa League per i Viola di Vienna. Cugini del Rapid che chiudono al secondo posto una stagione tutto sommato sufficiente, più che altro per i discreti risultati ottenuti nelle competizioni europee. Capace di eliminare l’Ajax nei preliminari di Champions League, i bianco-verdi si son fatti strada nei gironi di Europa League passando il turno come prima del girone, crollando nei sedicesimi contro un Valencia nettamente più forte. Campionato sicuramente in evoluzione non solo a livello locale.
Arrivano conferme anche da altri tre campionati: quello cipriota, con l’APOEL ad aggiudicarsi il titolo (il venticinquesimo) e tre giocatori ad aggiudicarsi la classifica marcatori : Fernando Cavenaghi dell’Apoel, Andrè Alves dell’AEK Larnaca (squadra arrivata seconda) e Dimitri Makriev del Nea Salamis. Tutti e tre i calciatori hanno terminato la stagione con diciannove reti. Trionfo anche per il Legia Varsavia, capace di sorpassare un Piast Gliwice dominatore assoluto della stagione regolare, trascinato soprattutto dalle reti di Nemanja Nikolic, a segno ventotto volte. Per il Legia si tratta dell’undicesimo successo della propria storia. Inaspettata conferma arriva dalla Slovacchia, con il Trencin che si è riuscito a laureare nuovamente campione, dopo lo splendido exploit della passata stagione. Trascinatori assoluti della squadra sono stati sicuramente Gino Van Kessel, ala olandese che gioca per la nazionale di Curaçao e Matus Bero, centrocampista slovacco classe 1995. La coppia ha contribuito a trentuno centri stagionali.
Si tratta, invece, di un ritorno alla vittoria quello del Copenaghen, laureatosi con tre giornate di anticipo campione di Danimarca per l’undicesima volta. Luci della ribalta per la coppia di attacco formata da Nicolai Jorgensen e Federico Santander, autori, rispettivamente, di dodici e undici reti. A rischio la partecipazione alle coppe europee per il Brondby, primo grande club danese a farsi conoscere a livello europeo e, si dice, interessato all’ingaggio di John Terry, qualora l’eterno capitano del Chelsea dovesse salutare Stamford Bridge.
Ma questa stagione, come il Leicester insegna, ha riservato grandi sorprese e sorprendenti prime volte: sono infatti arrivati i primi storici campionati di Astra Giurgiu in Romania e dell’Olimpia Ljubiana in Slovenia.
I romeni hanno saputo sfruttare le incertezze iniziali che hanno contraddistinto la stagione della Steaua (arrivata seconda) e, trascinata dalle reti di una vecchia conoscenza del calcio italiano, Denis Alibec, ha sollevato al cielo il trofeo della Liga I. Per l’attaccante scuola Inter, transitato anche per Bologna, sono state sedici le marcature stagionali.
È arrivato invece all’ultimo respiro il primo storico titolo per l’Olimpia Ljubiana. Artefice di un agguerrito testa a testa con i rivali storici del Maribor, la squadra allenata dall’italiano Rodolfo Vanoli (ex Udinese e Lecce) ha avuto la meglio, trascinata dai gol di Milo Zajc, attaccante sloveno classe 1994.
Con l’Europeo alle porte e molte nazionali a parteciparvi, sarà anche per questi giocatori ai molti sconosciuti, una vetrina preziosa per la loro carriera.
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